CARTA DELLA TERRA

2.Prendi cura della comunità della vita con comprensione, compassione e amore.

a. Accettando che il diritto di possedere, gestire, e utilizzare le risorse naturali si accompagna al dovere di impedire il danneggiamento dell’ambiente e di tutelare i diritti dei popoli.
b. Affermando che l’aumento della libertà, delle conoscenze e del potere si accompagna all’aumento della responsabilità di promuovere il bene comune.

3.Costruisci società democratiche che siano giuste, partecipate, sostenibili e pacifiche.

a. Facendo in modo che le comunità a tutti i livelli garantiscano i diritti umani e le libertà fondamentali e forniscano a tutti l’opportunità di realizzare appieno il proprio potenziale.
b. Promuovendo la giustizia sociale e economica permettendo a tutti uno standard di vita sicuro e dignitoso che sia ecologicamente sostenibile.

4.Tutela l’abbondanza e la bellezza della Terra per le generazioni presenti e future

a. Riconoscendo che la libertà di azione di ciascuna generazione è soggetta alle esigenze delle generazioni future.
b. Trasmettendo alle generazioni future valori, tradizioni e istituzioni capaci di sostenere lo sviluppo a lungo termine delle comunità umane e ecologiche della Terra.

Per potere realizzare questi quattro impegni generali occorre:

II. INTEGRITA´ ECOLOGICA

5.Proteggi e restaura l’integrità dei sistemi ecologici terrestri, soprattutto per quanto riguarda la diversità biologica e i processi naturali a sostegno della vita.

a. Adottando a tutti i livelli piani di sviluppo sostenibile e norme capaci di rendere la conservazione e la riabilitazione ambientale compatibili con ogni iniziativa di sviluppo.
b. Istituendo e tutelando riserve naturali e della biosfera, compreso parchi e aree marine protette, in modo da salvaguardare i sistemi di sostegno alla vita sulla Terra, mantenendo le biodiversità e preservando il nostro patrimonio naturalistico.
c. Promuovendo il recupero delle specie e degli ecosistemi in via di estinzione.
d. Controllando e sradicando gli organismi non autoctoni o geneticamente modificati che siano dannosi per le specie autoctone e per l’ambiente e impedendo l’introduzione di questi organismi dannosi.
e. Gestendo l’utilizzo delle risorse rinnovabili come l’acqua, il suolo, i prodotti forestali e la vita marina in modo da non superare la loro velocità di rigenerazione e compatibilmente con la salute degli ecosistemi.
f. Gestendo l’estrazione e l’uso delle risorse non rinnovabili, come i combustibili minerali e fossili, in modo da ridurne al minimo l’impoverimento e impedire danni ambientali seri.